Le Fontanelle (i nasoni) come si chiamano a Roma, hanno da sempre caratterizzato le vie della città, in centro ed in periferia.
Le fontanelle furono installate a Roma, per la prima volta (venti esemplari) nel 1872: il modello è rimasto poi sostanzialmente uguale ancora oggi. Per la cronaca, alcuni dei venti sono ancora al loro posto, a piazza S. Giovanni della Malva e a piazza in Piscinula a Trastevere.
Roma è l'unica città al mondo che possiede delle fontanelle progettate e realizzate esclusivamente per il dissetamento pubblico. A differenza di tutte le altre che sono venute su per i più svariati motivi (architettonici, bellezze visive etc). Secondo l'ACEA queste fontanelle a Roma sono circa 2000.
E' da rilevare il favore che questi oggetti incontrano presso i romani, che è alla base della loro eterna giovinezza. La dicitura "Nasone", infatti è di puro gergo popolare
I Nasoni sono costituiti da circa 100 di chilogrammi di ghisa, e sono alti 1,20 mt.
Poi ci sono anche i Nasoni in travertino, dette fontanelle della lupa imperiale, in quanto originariamente l'acqua sgorgava da una testa di lupa in ottone.
Il fusto è costituito da una colonna di travertino, dalla quale sporge una vaschetta semicircolare per la raccolta dell'acqua. Le fontanelle furono installate negli anni '30 e '40 in varie zone della città; ne rimangono tuttora una settantina, localizzate prevalentemente nei parchi della capitale ed al villaggio olimpico. Con il tempo molte delle vaschette sono state rimosse o distrutte dai vandali mentre anche le storiche lupe sono state quasi tutte sostituite da un'ordinaria cannella metallica curva