Il carnevale di Sciacca

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cucciolina72
view post Posted on 4/2/2008, 10:22




Breve storia del Carnevale

Documentato sin dal XVI sec., il Carnevale di Sciacca, con tuttaprobabilità trae origine dal Carnevale fiorentino; non mancano in talsenso riferimenti e documenti che conducono a tale ipotesi storica.
Nel corso dei secoli la festa ha assunto diverse connotazioniadeguandosi nei temi, nelle rappresentazioni e negli aspetti tecniciai diversi contesti storici e sociali, ma salvaguardando quellepeculiarità che ritroviamo nella festa attuale e che la rendonooriginale. La partecipazione di pubblico, la satira che trae spuntodall'attualità, la denuncia del disagio economico e sociale,rinsaldano ancora oggi il legame del carnevale saccense con latradizione. Un contributo significativo alla definizione delcarnevale come spettacolo dato dalla comparsa dei primi carriallegorici e dei primi gruppi mascherati, ci avviene agli inizi delNovecento.
Negli ultimi decenni, il Carnevale ha assunto sempre più lafisionomia di un vero spettacolo che dal punto di vista organizzativo,tecnico e finanziario, richiede l'apporto pubblico e privato.Patrocinata dal Comune Sciacca e dall'Azienda di Cura Soggiorno eTurismo, l'imponente macchina organizzativa comincia a muoversi ilgiovedì grasso di ogni anno. Ad aprire le danze Peppe 'Nnappa, tipicamaschera saccense che attraversando le vie del corso mascherato, conil suo inno invita la gente a divertirsi, dimenticando i problemidella quotidianità. La sua sfilata accompagnata anche dalladistribuzione di salsiccia, vino e caramelle, esprimendo in tal modoanche il senso di ospitalità del saccense che offre anche aiforestieri la possibilità di "scialare". Al seguito di Peppe 'Nnappa,nelle giornate di Sabato, Domenica Lunedì e Martedì, si possonoammirare i carri allegorici frutto della creatività e del lavoro dialcune Associazioni che da anni si dedicano alla buona riuscita dellafesta dal punto di vista artistico e tecnico. Ogni carro accompagnatoda un gruppo che con coreografie, canzoni e costumi si esibisce lungole vie del corso mascherato e sul palco di Piazza Angelo Scandaliatodove si assiste alla messa in scena di tutto l'apparato allegoricodel carro. Al gruppo viene affidato il compito di curare lecoreografie e gli effetti scenici. Alcuni carri allegorici dellepassate edizioni del Carnevale, si ricordano tuttora per l'esibizionedel gruppo, per i costumi e per le coreografie. Ma si ricordano anchegruppi mascherati sciolti, senza carro cioè, che si sonocontraddistinti per l'originalità e la creatività, non risparmiandocura e dovizia di particolari, soprattutto per i costumi. Nel riccopanorama c'è posto anche per le singole maschere, rappresentazioni edespressioni di un modo libero di vivere e partecipare al Carnevale.L'uso geniale di materiali alternativi alla stoffa e la liberainterpretazione di alcuni temi, consentono alla creatività diesprimersi attraverso realizzazioni che sfiorano in alcuni casi, illavoro artistico. Esse si muovono libere, si affiancanotemporaneamente al corso mascherato ma poi se ne staccano, gestisconoil loro momento magico sul palco per poi ritornare tra la folla econfondersi con essa. Altro componente, ormai diventato essenzialedel Carnevale sono i minicarri. Nati nell'ultimo decennio,rappresentano per alcuni aspetti la nuova generazione degli operatoridel Carnevale. Caratterizzati dalle dimensioni, ridotte rispetto aicarri, e dall'assenza del copione, i minicarri proseguono latradizione allegorica ed artistica dell'imponente manifestazione.Anch'essi si muovono sulle note dell'inno ma la loro sfilata ancorapi spensierata e pi immediata. Le loro allegorie nascono infatti damodi di dire tipicamente saccensi, da battute tra amici, da aneddotie doppisensi, su cui vengono inseriti elementi anche di satira.



 
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