| Le "carte da conversazione", inventate in Gran Bretagna a metà 4el XVIII secolo, sono all'origine di questo bellissimo mazzo italiano.
Tuttavia, il contatto fra la tradizione inglese e quella italiana non si produsse immediatamente; in realtà, le cartesibilline nacquero nella Francia napoleonica a somiglianza di quelle inglesi, senza però copiarne le immagini.
I primi mazzi francesi di Sibille non avevano frasi scritte sul margine inferiore, poiché si pretendeva che immagini parlassero da sole, permettendo così la più ampia libertà di interpretazione.
È interessante sottolineare che le carte francesi di Sibille erano sottoposte a un canone iconografico molto rigido, dato che le figure (32 o 36, a seconda dei casi) erano riprodotte da un mazzo
al1' altro.
Potevano cambiare 1'ambientazione o l'architettura e i personaggi si adattavano alla moda una volta ogni dieci anni, ma restavano essenzialmente identiche nelle posizioni e negli atteggiamenti.
Perciò, sebbene i "libretti d'istruzione"non tardarono molto ad ' apparire, i significati delle carte rimasero gli stessi per tutti i mazzi delle Sibille disco standosi, al massimo, pochissimo dalla tradizione che si era stabilita all'inizio del XVIII secolo.
LA ROTTURA CON LA TRADIZIONE
Verso la metà del XIX secolo, in Germania 1'iconografia delle carte sibilline iniziò a cambiare radicalmente. Gli incisori tedeschi sapevano che per far frote alla concorrenza francese, bisognava offrire ai clienti modelli diversi da quelli tradizionali, ma che, allo stesso tempo, rispettassero il simbolismo generalmente accettato. Per questa ragione ordinarono a esperti disegnatori nuove e costosissime illustrazioni che,
non appena introdotte sul mercato, posero fine al monopolio francese.
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Questa tendenza si trasmise ben presto ai fabbricanti del nord d'Italia sotto l'Impero austriaco e, quindi, culturalmente vicini all'industria tedesca. In realtà, a causa del ritardo tecnologico, gli italiani
non raggiunsero mai il livello di perfezione delle incisioni delle carte tedesche; la mancanza di mezzi tecnici, tuttavia, venne compensata da una grnnde fantasia e da un disegno raffinatissimo.
Così, in Italia si fabbricarono alcuni mazzi molto belli, ma che non ottennero grande successo per la qualità mediocre del prodotto.
L'Antica Sibilla Italiana era uno di questi.
UN GIOIEILO DELLA CARTOMANZIA Questo autentico gioiello dell'arte dell'incisione popolare fu realizzato fra il 1850 e il 1860 da uno sconosciuto stampatore lombardo o veneto che, probabilmente, interruppe la produzione poco tempo dopo. Di fatto, ogni traccia del mazzo si perse fino al giorno in cui un collezionista ritrovò in un negozio di antiquariato una copia perfettamente conservata. Ed è per questo che oggi vede la luce questa Antica Sibilla Italiana nella sua prima versione editoriale. Sebbene le figure siano state disegnate nel XIX secolo, i loro messaggi conservane ancora tutta la loro chiarezza e il loro potere di illuminazione.
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