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| Prima dei detersivi che lavano più bianco, prima delle lavatrici in ogni casa e prima delle laundry automatiche a gettoni, fare o non fare il bucato poteva voler dire molto altro.
E già, perché l’onore andava non solo dichiarato e difeso ma anche dimostrato.
E così la tradizione, rimasta viva fino a pochi anni fa in molte zone del Sud Italia, prevedeva che dopo la prima notte di nozze le lenzuola che avevano ospitato gli sposi venissero esposte in bella vista. Sul terrazzo, alla finestra, al balcone, non importa dove, l’importante è che dimostrassero con le tracce di sangue che la sposa fosse arrivata effettivamente illibata al letto matrimoniale.
Da questa tradizione, di origine incerta ma diffusa anche in altre zone del Sud del Mediterraneo e in alcuni gruppi nomadi, derivavano quindi mormorii e dicerie sui sistemi possibili per far sì che la ‘prova’ ci fosse comunque. Anche quando la sposa illibata non era, o magari, più semplicemente e assai più di frequente, il sangue non c’era.
Se anche la fisiologia avesse dovuto giocare un brutto scherzo rifiutandosi di rispettare l’etichetta delle macchie dell’onore, il sangue infatti in qualche modo doveva finire su quelle lenzuola…
Per fortuna oggi questa tradizione si è persa. Gli incolpevoli polli e galline dei cortili che per anni si son dovuti far carico della prova ringraziano sentitamente.
da history channel
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